La spedizione è dedicata al progetto: “Ecologia dello Squalo balena”. Possono partecipare studenti universitari, ricercatori, docenti ed appassionati di Squali. Le aree di studio si trovano in Madagascar a Nosybe e Gibuti.
Dal 2016 il CSS Coordina il Progetto di Ricerca che ha visto coinvolti nel tempo enti e ricercatori provenienti da: Università della Calabria, Università di Siena, I.S.P.R.A. Livorno, Università Federico II° Napoli, S.Z. Anton Dorhn . In tale ambito sono raccolti dati relativi all’identificazione dei singoli individui, il loro comportamento alimentare, la caratterizzazione delle popolazioni zooplanctoniche presenti, le correlazioni tra generi e famiglie di zooplancton ed il comportamento alimentare, modalità di ricerca del cibo, ecotossicologia.
Il supporto logistico in Madagascar è fornito dal Manta Diving di Nosy be che fornisce i suoi mezzi per le escursioni in mare e con il quale il CSS ha siglato una Partnership Tecnico scientifica, mentre a Gibuti il CSS noleggia l’imbarcazione “Elegante“, per crociere didattico-scientifiche.
PROSSIME SPEDIZIONI IN PROGRESS:
Gli Squali balena (Rhincodon typus) sono planctofagi panoceanici che sono stati descritti per la prima volta da un esemplare catturato nell’Oceano Indiano occidentale nel 1828 (Smith, 1828), l’apparato filtrante del R. typus è diverso da quello degli altri squali filtratori. Lo squalo balena è in grado di nutrirsi per aspirazione, che può consentire loro di predare organismi più mobili e quindi sono più adatti alle dense aggregazioni di zooplancton, mentre lo Squalo elefante Cetorhinus maximus e Megachasma pelagios, sono apparentemente in grado di nutrirsi con prede a densità inferiori, filtrando grandi volumi d’acqua (Taylor et al., 1983). Gli squali balena possono essere identificati in modo univoco grazie a macchie e spot presenti sulla loro pelle, l’area posteriore alla quinta fessura branchiale è particolarmente adatta a questo scopo (Arzoumanian et al., 2005).
Sono conosciute 2 popolazioni di Squali balena che vivono prevalentemente nell’area Indo pacifica e nell’Oceano Atlantico, possono raggiungere i 18-20m di lunghezza e pesare decine di tonnellate, raggiungendo tardivamente la maturità sessuale. Sono stati oggetto di intensa pesca, sono attualmente protetti dalla Convenzione CITES che ne vieta la pesca ed il loro numero è calato drasticamente negli ultimi decenni.
Assembramenti di giovani sono presenti lungo le coste di vari paesi come Madagascar, Gibuti (Micarelli et al 2017) etc, mentre gli adulti preferiscono generalmente restare al largo. entrambe le popolazioni zooplanctoniche di Gibuti e Madagascar sono state oggetto di studi del CSS in collaborazione con ISPRA Livorno e S.Z. Anton Dorhn (Di Capua, Micarelli, Reinero, Buttino et al.2021, Bava, Micarelli, Buttino et al.2020 )